A meno di tre giorni dal decimo convegno nazionale di AssoCounseling che, quest’anno, si terrà a Bologna e che vedrà la presenza di oltre 1.000 professionisti, Quotidiano Sanità pubblica una surreale nota dell’Ordine degli psicologi dell’Emilia Romagna.
L’Ordine emiliano infatti, con straordinaria tempistica, intende chiarire la propria posizione sul tema del counseling, sostenendo che i counselor professionisti non darebbero alcuna garanzia all’utenza. A differenza, ovviamente, di quanto farebbero gli psicologi “regolarmente iscritti all’albo”.
«Come già accaduto in passato – interviene duramente il Segretario Generale di AssoCounseling, Tommaso Valleri – l’Ordine perde decisamente una buona occasione per tacere. Non pago della batosta presa al Consiglio di Stato meno di 3 mesi fa, mette in atto le medesime modalità comunicative di sempre: screditare un’altra categoria professionale con il fine di accreditare la propria».
«L’Ordine inoltre – prosegue Valleri – arriva a stravolgere la lingua inglese sostenendo che il counseling letteralmente significherebbe “semplicemente consulenza”, con buona pace dei cultori della lingua della Regina Elisabetta i quali sono costretti a sorbirsi l’inglese maccheronico in salsa bolognese propinato dall’Ordine degli psicologi».
L’Ordine, nella breve nota, intende inoltre puntare il dito sull’assenza di una Legge statale che regolamenta il counseling, ritenendo che questa mancanza rischi di creare gravi danni alla popolazione.
Ma non vi è niente di più falso, tendenzioso e giuridicamente infondato!
«Proprio il Consiglio di Stato – interviene il Presidente di AssoCounseling Alessandra Caporale – con la Sentenza n. 546/2019 chiarisce bene l’orientamento del Legislatore in merito al varo della Legge 4/2013: fornire ai professionisti non ordinisti una disciplina specifica orientata primariamente proprio alla tutela dell’utente finale».
L’Ordine inoltre, parafrasando la definizione varata nel 2011 da AssoCounseling, vorrebbe far rientrare l’intervento di counseling nell’alveo della Legge 3/2018.
«Le centinaia di professionisti impegnati il prossimo fine settimana a Bologna – conclude il Presidente Caporale – sono la testimonianza della vitalità e della vivacità della nostra professione, che negli ultimi anni è riuscita a colmare quei vuoti lasciati proprio dalle politiche dell’Ordine degli psicologi e dalla loro rincorsa a relegare la propria professione in un ambito esclusivamente sanitario».
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