Il fatto: una nota piattaforma che offre servizi di psicoterapia online pubblica sul proprio sito web due articoli sulla figura del counselor e sull’intervento di counseling.
Tali articoli – che per struttura e contenuto sembrerebbero un mix mal riuscito tra Wikipedia e testo generato dall’intelligenza artificiale – riportano una cospicua quantità di informazioni false, tendenziose e spesso contraddittorie, tali da ingenerare nel lettore l’idea che i counselor non psicologi siano “fuorilegge”.
Abbiamo dato mandato ai nostri legali di diffidare questa piattaforma dal continuare a diffondere fake news che danneggiano la nostra immagine, come già avvenuto in passato e ad opera di altri attori in situazioni analoghe che si sono concluse – ricordiamolo – con un risarcimento del danno (che AssoCounseling ha devoluto in beneficienza).
È anche triste constatare che oltre a screditare migliaia di professionisti, l’articolo dà un’immagine totalmente fuorviante dell’attività di counseling e questo ci fa comprendere che chi lo ha scritto non ha la minima contezza di cosa sia il counseling, nonostante provi a intestarselo in ogni modo.
L’articolo, tra le altre cose, recita:
Counselor infatti è un termine che viene dall’inglese “to counsel”, ovvero consigliare. Quindi, il counselor offre consiglio al proprio cliente.
Se non fosse triste, ci sarebbe anche da ridere.
Lasciate che siano i counselor a parlare di counseling, altrimenti rischiate brutte figure come questa.
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