“Oggi è tempo di pensare,
oggi è tempo di cambiare”
(S. Endrigo)
AssoCounseling insieme al gruppo AssoLGBTQ+ celebra di nuovo il 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia.
In questi anni la nostra associazione ha fatto passi importanti per affermare con sempre maggiore determinazione che l’inclusione e la piena partecipazione di tutti i soci e di tutte le socie sono valori fondanti, sui quali non intendiamo recedere, ma che anzi desideriamo proseguire, incrementando il nostro impegno culturale, professionale e politico.
È un cammino frutto di una politica associativa ben precisa e consapevole, che vede come centrale il tema del rispetto e della prevenzione di ogni forma di discriminazione.
Siamo ben consapevoli che non è così ovunque. La stagione dei diritti relativi all’orientamento sessuale e all’identità di genere è giovane e per questo fragile e delicata.
La legislazione di molti paesi, la politica e la comunicazione seguitano ad alimentare pensieri e pratiche omofobiche e pericolose per tutti e tutte.
Questo accade purtroppo anche nei contesti professionali.
Le cosiddette “pratiche riparative” o “pratiche di conversione” pretendono di cambiare l’orientamento sessuale delle persone, da non-eterosessuali a eterosessuali.
Gran parte delle associazioni di counseling, psicologia e medicina nel mondo hanno condannato in modo inequivocabile queste pratiche, considerate prive di ogni fondamento scientifico e contrarie ai diritti delle persone, ai limiti della tortura. In molti paesi queste attività sono state dichiarate fuori legge e i professionisti che le attuano ne rispondono in tribunale.
Non di meno, nel nome di una perniciosa idea di libertà scientifica, le pratiche riparative continuano a trovare professionisti che le effettuano e famiglie che obbligano i loro congiunti a sottoporvisi. Il film Boy Erased di Joel Edgerton è una storia esemplare.
Anche in Italia esistono centri in cui le pratiche riparative vengono attuate, con la connivenza di esponenti afferenti a vari campi – educazione, religione, pedagogia, psicologia, e anche counseling.
La riflessione sulla nostra cultura professionale porta senza esitazione ad affermare che AssoCounseling è contraria a questo tipo di azione, a qualunque livello essa venga implementata, in quanto lesiva della dignità della persona, discriminandola per l’orientamento non-eterosessuale.
Il nostro 17 maggio grida senza esitazione il diritto di ogni persona di esprimere la propria identità di genere e di poter scegliere chi amare.
Siamo orgogliosamente e gioiosamente insieme alle socie e ai soci per celebrare il nostro 17 maggio.
Info sull'autore