Abstract dell’intervento di Pietro Pontremoli al decimo convegno nazionale di AssoCounseling.
Il nostro è il tempo delle attenzioni, delle responsabilità e delle costruzioni di prospettive che creano incontri e attraverso questi creano conoscenza.
In questo contesto – in ambito professionale – la supervisione nel campo del counseling, ad esempio, è accompagnamento, di persone professionisti, di professionalità, di apprendimenti che cercano e devono essere scambiati e condivisi.
La supervisione – con i suoi aspetti metodologici, tecnici ed etici – è accoglienza, possibilità di espressività e di lettura per riconoscere, riconoscersi, cogliere, cogliersi, costruendo e strutturando.
La supervisione è evidentemente una buona pratica professionale perché è riflessione sui fattori che incidono in modo variabile sugli esiti del processo professionale, scomponendo le attività e le prassi col fine di metterne in evidenza i tratti più significativi.
Verranno presentate le funzioni della supervisione cioè la risultante della somma di compito e ruolo.
In particolare verrà focalizzata l’attenzione sulla funzione di valutazione periodica del lavoro, sulla funzione educativo-didattica e sulla funzione relativa agli aspetti emozionali.